Avevo già letto qualcosa di questa promettente scrittrice, quindi conoscevo il suo stile, a volte poetico, altre più descrittivo, sempre molto incentrato sui sentimenti. Ma devo dire che questo suo nuovo lavoro mi ha proprio colpito e stupito positivamente.
A partire dalla copertina e dalla grafica di grandissimo impatto, per giungere al gioco di parole tremendamente evocativo che si evince dal titolo, finendo poi, naturalmente, con il contenuto.
Il romanzo è un thriller con elementi esoterici, apocalittici, citazioni evangeliche e ricerca storica.
Ma è anche, paradossalmente, un racconto che parla di amori, di “legàmi”.
Condito, certo, dall’inarrestabile sopraggiungere di un misterioso passato, di violenza ingiustificata e di folle malvagità, che danno un tocco unico e mantengono alta la tensione del lettore e la curiosità di scoprire cosa si cela dietro le stranezze che accadono al protagonista, Guglielmo, conteso fra due donne e non solo, fra due “famiglie”, si potrebbe dire.
Non posso svelare di più. Il suo passato e il suo presente sono contenuti in questo breve, ma avvincente romanzo, che consiglio di leggere, per immergersi in un’atmosfera cupa e illusionistica, dove il male e il bene si fondono e generano nuove vite, dove i veri “legàmi”, forse, non sono solo quelli di sangue.
Elena Inuso
Sono Elena Inuso, giovane avvocato e scrittrice. I miei romanzi: “Lo Specchio dell’Anima” – Leonida Edizioni, 2019; “Io non credo nel destino”, Laruffa Editore, 2021.